Han Dong è una delle voci più importanti della cosiddetta poesia cinese Post-oscura o di Terza generazione: con la sua parola ridotta all'osso, scarna e sincera fino all'iperrealismo, Han Dong registra eventi atmosferici, figure che appaiono e scompaiono, scene di vita quotidiana, e ricorda che il rumore di fondo di queste trasognate, casuali vicende umane è lo scorrere del tempo. Anche la poesia di Laura Liberale, autrice che ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi Indologici e un master in Death Studies & the End of Life, dialoga con la scomparsa, mette in luce il legame tra la scrittura e le forme che la morte può assumere – perché la morte non ha una sua unicità se solo la si considera da un punto di vista "altro", cioè di un altro – e delle quali la parola poetica può dare testimonianza.